8. GERUSALEMME, dal 14 al 21 maggio 1893.
Presidente: Cardinale Langénieux, arcivescovo di Reims, Legato pontificio
e Mons. Doutreloux, presidente del Comitato permanente
Segretario generale: M. Paul de Pèlerin.
Tema degli studi:
L’Eucaristia e le cristianità orientali: dogma, liturgia, usanze.
Una delle mozioni prodotte dal Congresso di Anversa, prevedeva di associare anche le Chiese orientali ai Congressi. Nacque così l’idea di tenere un Congresso Eucaristico a Gerusalemme.
Il progetto, sottoposto da mons. Doutreloux, Presidente del Comitato permanente, alla Santa Sede, fu approvato il 3 maggio 1892 da Leone XIII che così scrisse al vescovo di Liegi: «Tutti coloro che si recheranno nella Città Santa o che prenderanno parte a questo Congresso, chiederanno soprattutto a Dio di riunire nell’integrità di una stessa fede e di riunire a Noi con il legame di una perfetta carità i popoli di quelle regioni che, nonostante siano separati da noi, portano il nome di Cristiani».
Per mostrare l’importanza data all’evento, il Papa nominò suo Legato il Cardinal Langénieux, arcivescovo di Reims incaricandolo di «rappresentarlo» alle solennità eucaristiche di Gerusalemme e «di assistervi in suo nome».
« La politica – scrisse il porporato nel rapporto finale in cui ricordava i punti nodali dell’evento – si era allarmata, le comunità ortodosse erano ansiose, le passioni si agitavano in tutti i campi e le previsioni umane consideravano tale impresa per lo meno temeraria… Fin dai primi giorni tutte le prevenzioni caddero; e questo popolo di Gerusalemme in cui si mescolano tante razze con le loro suscettibilità nazionali e religiose, questo popolo così mutevole ed influenzabile, dove si poteva temere tutto, fece al Legato del Papa un’accoglienza così entusiasta e così grandiosa, che ormai tutto era salvo».