11. BRUXELLES (Belgio) dal 13 al 17 luglio1898.
Preparato da: Cardinal Goossens; Mons. Doutreloux, Presidente del Comitato permanente
Legato Pontificio: Cardinale Vincenzo Vannutelli
Segretari generali: Emile Stinghlhamber e Paul de Pèlerin.
Tema degli studi:
Il culto eucaristico in Belgio e nelle sue missioni.
Bruxelles, capitale del regno belga e sede del governo nazionale, si era sempre distinta per una viva e profonda devozione verso l’Eucaristia. Ancora vi si conserva, nelle vetrate della bella cattedrale dedicata a San Michele e a Santa Gudula, il ricordo del miracolo eucaristico del 1370 quando dei giudei fanatici profanarono 18 ostie consacrate a colpi di pugnale e ne colò sangue in abbondanza. L’intensa emozione prodotta da tale prodigio porto all’edificazione della chiesa espiatoria del Santissimo Sacramento del Miracolo che divenne sede ufficiale del Congresso.
Il Congresso di Bruxelles fu senza dubbio uno dei più completi e meglio organizzati fino ad allora, tanto che giunse a raccogliere quasi 5 mila iscritti superando così di gran lunga le poche centinaia dei Congressi precedenti. Benché il bollettino ufficiale del Comitato permanente indichi come tema del Congresso “Il culto eucaristico in Belgio e nelle sue missioni”, nelle sessioni di studio trovarono spazio un gran numero di altri argomenti come il rapporto tra Eucaristia e questione sociale, l’Eucaristia come principio ispiratore dell’arte cristiana, ecc. E numerosi rapporti furono pronunciato per illustrare le opere dell’Adorazione perpetua e notturna, le manifestazioni del Culto eucaristico e le Opere eucaristiche in generale.
A tutte queste sessioni di studio parteciparono i maggiori esponenti della Chiesa di Belgio e Francia insieme con i migliori oratori del tempo ed i rappresentanti delle grande università del Nord Europa.
Memorabile fu soprattutto la giornata del 17 luglio con la processione straordinaria che percorse le strade della capitale con la partecipazione delle associazioni e delle delegazioni non solo della capitale ma regno intero. Così, alle 10 di mattino, sotto un sole splendente, il corteo si mosse secondo l’itinerario tradizionale che la processione del “Santissimo Sacramento del miracolo” compiva dal 1532. Uno squadrone di polizia a cavallo apriva lentamente il passo alla processione in mezzo ad una folla compatta assiepata nelle strade.
Solo alle due di quel pomeriggio di sole il solenne corteo riuscì a raggiungere la Grand’Place che sembrava una foresta di bandiere e stendardi. Lì il cardinale Goossens, circondato da tutti dignitari religiosi, benedisse con il Santissimo Sacramento la folla e il Belgio intero. Poi la processione riprese il percorso inverso per raggiungere la cattedrale. Sui gradini di Santa Godula, quando il pomeriggio era ormai inoltrato, ancora una volta il primate del Belgio tracciò nell’aria con l’ostensorio il segno della croce, sciogliendo così l’enorme assemblea.
Nella foto: Vetrata della Cattedrale di Bruxelles, dedicata a San Michele e a Santa Godula, con una scena del famoso miracolo eucaristico che avvenne nella capitale belga nel 1370.