MATERA

A Matera il 27° Congresso Eucaristico Nazionale italiano

[23/02/2022]   Dal 22 al 25 settembre 2022, l’arcidiocesi di Matera ospiterà il 27° Congresso Eucaristico Nazionale. Il tema del Congresso tiene conto dei limiti che la pandemia ha introdotto anche nella celebrazione eucaristica e del cammino sinodale della Chiesa: «Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale». L’evento ecclesiale si svolgerà per la prima volta in una tra le più piccole città d’Italia e si porrà nel solco dell’esperienza vissuta a Genova nel 2016, mettendo al centro le famiglie, i giovani, i consacrati, i sacerdoti e gli ultimi.

Il logo del Congresso, che porterà a Matera delegati, vescovi, religiosi e laici di tutte le diocesi italiane, presenta in basso il pane di Matera con le tre “gobbe” caratteristiche e, all’interno di una circonferenza aperta, il profilo dei Sassi di Matera sovrastati da un campanile con la croce che richiama la Chiesa locale.

Il momento conclusivo della Congresso sarà rappresentato dalla celebrazione eucaristica domenicale del 25 Settembre 2022 presieduta, a Dio piacendo, da Papa Francesco.

Benché il programma non sia ancora completamente definito, il comitato locale ha già offerto alcune indicazioni che sono continuamente aggiornate al sito: https://www.chiesadimaterairsina.it/xxvii-congresso-eucaristico-nazionale/

Il sogno di una chiesa "eucaristica"

MESSAMATERA

Mons. Caiazzo, vescovo di Matera-Irsina, ha tracciato un bilancio del Congresso eucaristico nazionale che si è inaugurato nella sua diocesi il 22 settembre e si è concluso con la celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco domenica 25.

«Forse per la prima volta – ha detto il Vescovo riassumendo il messaggio venuto dal grande appuntamento ecclesiale - il Congresso eucaristico ha ripreso il suo cammino verso la parte centrale della nostra fede: il pane, che indica l’Eucaristia, fonte e culmine di tutta la vita della Chiesa. Di giorno in giorno, qui a Matera, questa gioia eucaristica è apparsa sempre più vera e più piena. Come ha spiegato Papa Francesco, nella misura in cui contempliamo e adoriamo Gesù Eucarestia, sapremo andare incontro ai tanti ostensori esposti da quanti vivono in solitudine, chiusi nel loro dolore o nelle loro passioni, da coloro che si sentono emarginati. È nel pane eucaristico che ci accorgiamo che Gesù è vivo e presente. Ma non dobbiamo mai dimenticarci che Gesù è nudo, è spogliato, è abbandonato, è crocifisso: anche nella Cena eucaristica si è lasciato volontariamente crocifiggere. È da lì che nasce la Chiesa»

A proposito della devozione eucaristica dei partecipanti al Congresso e dei fedeli della sua diocesi, il vescovo ha ricordato che «prima della pandemia ho voluto elevare una chiesa in pieno centro di Matera a Santuario dell’Eucaristia: chiunque voglia adorare Gesù eucaristia può recarsi lì a qualsiasi ora. Nei giorni del Congresso Nazionale, tutte le chiese del centro storico sono rimaste aperte giorno e notte per permettere l’adorazione eucaristica perpetua e sono state letteralmente prese d’assalto. Venerdì sera, ad esempio, non si riusciva a trovare posto nelle chiese, eppure erano tante quelle aperte. Durante la processione eucaristica, mi ha colpito molto il fatto che la gente, al passaggio di Gesù, si inginocchiasse: era da tanto che non lo vedevo accadere. Senza contare le coperte ai balconi e i tanti petali di rose sparsi anche dai bambini».

Momento culminante è stata la presenza di Papa Francesco che si è recato a Matera per confermare nella fede e per offrire indicazioni alla folla che lo atteso e lo ha accolto con grandissima gioia. Nella sua predicazione il Papa ha detto di sognare una Chiesa eucaristica che a partire dalla celebrazione è capace di spezzarsi, consumarsi nel servizio, ascoltare con attenzione i bisogni di chi è in difficoltà.

PROCESSIONE

PER UNA CHIESA EUCARISTICA E SINODALE

> Non c’è un vero culto eucaristico senza compassione per i tanti 'Lazzaro' che anche oggi ci camminano accanto. Tanti!", ha detto il Papa nell'omelia della Messa che ha concluso il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale. "Se scaviamo adesso un abisso con i fratelli e le sorelle - ha spiegato - ci 'scaviamo la fossa' per il dopo; se alziamo adesso dei muri contro i fratelli e le sorelle, restiamo imprigionati nella solitudine e nella morte anche dopo.

> Con questo gusto del pane cercheremo tanti compagni di cammino con cui condividerlo, seguendo Gesù pellegrino.

> Ogni momento dell’esistenza ha bisogno di essere accompagnato, sostenuto, liberato dalle tante schiavitù vecchie e nuove. Non si può adorare Cristo presente nell’Eucaristia sfuggendo quel senso di responsabilità che ci fa sentire pane spezzato e vino versato aiutando la dignità in ogni corpo abusato, violentato, calunniato, additato, ucciso e buttato nelle fosse comuni".

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    Il primo Comitato permanente per i Congressi Eucaristici Internazionali è nato in Francia nella primavera del 1881 con la benedizione di Leone XIII. Esso raccoglieva i frutti dell’apostolato di san Pierre-Julien Eymard, «apostolo... Continua

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