L’attività istituzionale
1. Il Consiglio di presidenza
Giovedì 16 marzo 2017, alle ore 16,30, presso il Pontificio Consiglio della Cultura si è tenuto il Consiglio di Presidenza cui hanno partecipato, oltre ai Membri e agli officiali del Pontificio Comitato , S.E. il Cardinale Péter Erdő, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, che ospiterà il 52° Congresso Eucaristico Internazionale del 2020 e il Segretario del Comitato locale ungherese.
L’incontro è iniziato con il saluto e l’augurio del Presidente ai membri confermati in «aliud quinquiennium» con lettera della Segreteria di Stato del 7 febbraio u.s.: gli Em.mi Signori Cardinali Marc Ouellet e João Braz de Aviz; gli Ecc.mi Monsignori Salvatore Fisichella, Savio Hon Tai-Fai e Brian Farrel. Di seguito, Mons. Piero Marini ha introdotto i lavori con una riflessione sul prossimo Congresso Eucaristico che, dopo il passaggio a Cebu, nelle Filippine, ritorna nel cuore dell’Europa, a Budapest, in uno spazio geografico e culturale fortemente urbanizzato, dove le comunità cristiane sentono l’urgenza di una nuova evangelizzazione capace di confrontarsi con la modernità secolarizzata e con una globalizzazione che livella le peculiarità di una storia ricca e variegata.
A partire da questo diverso contesto il Presidente offre alcune piste di riflessione per la celebrazione del Congresso Eucaristico in una città moderna e multiculturale, indagando il legame che c’è tra l’Eucaristia e la città secolare.
Nella città odierna – segnata da muri e ponti, da scontri e incontri, da progresso ed emarginazione, da violenza e cittadinanza pacifica – i cristiani trovano la sorgente del loro impegno comune di crescita nella celebrazione dell’Eucaristia. Non può esserci distanza tra l’Eucaristia che è il luogo più intimo dell’esistenza del credente e gli spazi della sua vita e della sua storia.
In questo senso la partecipazione alla Cena del Signore, centro della vita personale ed ecclesiale, genera un nuovo modo di essere, di pensare e di vivere che «ci abilita ad una novità di rapporti sociali» e stabilisce una chiara relazione con il bene comune e con la città dell’uomo.
Celebrare un Congresso Eucaristico nello scenario della realtà occidentale, inoltre, significa offrire strutture e spunti per processi di rinnovamento storici, perché la celebrazione del mistero pasquale di Cristo generi una “cultura eucaristica” capace di incarnare storicamente il Vangelo nel campo della carità, della solidarietà, della pace, dell’ecologia, della famiglia, dell’umana convivenza.
Al termine della relazione introduttiva del Presidente, P. Vittore Boccardi, ha presentato una sintetica relazione delle attività del Pontificio Comitato nell’anno 2016. Tali attività, dopo aver trovato il loro punto culminate nella celebrazione del 51° Congresso Eucaristico internazionale di Cebu, si sono poi orientate alla preparazione del prossimo Congresso di Budapest.
A seguire, il Cardinale Péter Erdő ha offerto anzitutto alcune considerazioni sui passi già compiuti per preparare il Congresso di Budapest, sulla formazione delle commissioni locali, sulle scelte condivise della Conferenza Episcopale ungherese e sull’interesse crescente delle diverse comunità cristiane locali per l’evento. Ha presentato poi una terna di temi individuati dalla commissione teologica locale tra i quali scegliere quello più conveniente
Il primo, «“Sono in te tutte le mie sorgenti” (Sal 87,7). L’Eucaristia fonte della vita e della missione cristiana», richiama non solo le note affermazioni conciliari riguardanti l’Eucaristia («fonte e culmine») ma si ricollega ad un ricco simbolismo biblico e offre un punto di partenza per la nuova evangelizzazione e la crescita della vita cristiana.
Il secondo si basa sul testo liturgico: «“Rese grazie con la preghiera di benedizione, lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli”. Spiritualità eucaristica: gratitudine e autodonazione» e può contribuire al rinnovamento della spiritualità eucaristica partendo dall’atteggiamento della gratitudine e dell’autodonazione in tutte le diverse vocazioni personali.
Il terzo tema è incentrato sulla preghiera dei discepoli di Emmaus (Lc 24,29): «“Rimani con noi perché si fa sera”. L’Eucaristia è la speranza della vita». In Europa infatti, ma non solo, si sperimenta spesso la disperazione di una vita apparentemente senza futuro. Nell’Eucaristia Cristo offre speranza con il suo pane di vita, coinvolge nel suo amore, apre alla missione.
Poiché tutti i Membri intervenuti hanno manifestato la loro preferenza per il primo dei temi proposti, il Presidente assicura che esso sarà presentato al Santo Padre per la necessaria approvazione, secondo l’art. 17 degli Statuti. Insieme, all’attenzione del Santo Padre, sarà portata anche la data proposta dall’episcopato ungherese per la celebrazione (13 - 20 settembre 2020), data che risponde a ragioni di carattere climatico e di opportunità sociale.
Da ultimo, il segretario del Comitato locale ungherese, P. Kornél Fábry, ha illustrato i passi percorsi nel cammino di preparazione, con la costituzione dei diversi Comitati necessari e dei loro responsabili, con la scelta dei delegati diocesani, la stesura di una prima bozza di bilancio e la realizzazione del sito web. Tra i progetti già in corso sottolinea poi la preparazione dei «missionari del Congresso» e la preparazione dei sussidi catechetici da utilizzarsi nel triennio di preparazione al Congresso. Per concludere presenta poi le immagini e la mappa dei luoghi in cui si terranno le celebrazioni e le attività del Congresso ed annuncia un primo simposio teologico sul tema del Congresso che si terrà ad Esztergom nel novembre 2017.
2. Approvazione del tema e della data del 52° Congresso Eucaristico Internazionale
Il Cardinale Segretario di Stato, con lettera del 2 maggio 2017, ha reso noto che il Santo Padre Francesco ha benevolmente approvato la data e il tema del 52° Congresso Eucaristico Internazionale che diventano così ufficiali. Il Congresso si svolgerà dal 13 al 20 settembre 2020 ed avrà come tema «Sono in te tutte le mie sorgenti» (Sal 87,7).
3. La visita a Budapest
Facendo seguito a ciò e secondo gli Statuti di questo Comitato, P. Boccardi Vittore, officiale dello stesso, insieme con la Sig.a Anne Griffin, già general manager del Congresso di Dublino del 2012, si è recato a Budapest dal 22 al 25 maggio per condividere il lavoro di preparazione del Congresso ed offrire i necessari contributi alla Commissione locale.
Durante la sua permanenza nella capitale ungherese, P. Boccardi sì è incontrato anzitutto con le diverse Commissioni operative, con il responsabile del Comitato eucaristico nazionale che raccoglie i Delegati di ogni diocesi del Paese, con il Direttore della comunicazione e del marketing e con il general manager del Comitato.
Inoltre, nella mattinata di martedì 23 maggio ha partecipato, in qualità di membro della giuria presieduta dal Cardinale Erdő, alla scelta del Logo del prossimo Congresso Eucaristico. Tra i 140 bozzetti presentati al concorso, è stato scelto un logo che illustra il tema in modo graficamente corretto e di facile comprensione.
Il giorno successivo è stato dedicato alla visita dei luoghi scelti per il Congresso tra cui la Hungexpo Budapest. Negli otto padiglioni di questa fiera commerciale che coprono una superficie coperta totale di 70 mila metri quadri, si terranno le riunioni generali e gli spazi espositivi. Altre grandi celebrazioni saranno invece tenute in diverse piazze significative della capitale.
4. Nomina dei Delegati nazionali delle Conferenze episcopali
In data 20 giugno, in accordo con le norme statutarie (n. 3/b), il Presidente ha comunicato ai Presidenti di tutte le Conferenze Episcopali del mondo, tramite lettera, la data, il luogo e il tema del 52° Congresso Eucaristico Internazionale chiedendo altresì la nomina di un Delegato nazionale. Nell’occasione non si è mancato di sottolineare che ogni Delegato è chiamato a mettersi a disposizione delle rispettive Chiese particolari per un’animazione efficace ed un’effettiva preparazione del Congresso del 2020. Il Delegato nazionale sarà inoltre chiamato a partecipare alle Assemblee plenarie del Pontificio Comitato che si terranno a Roma nel novembre del 2018 e a Budapest nel 2019 e ad organizzare la presenza dei fedeli del suo Paese alla celebrazione dello stesso Congresso (Statuto, 7/e).
Nella lettera si chiede infine di voler segnalare la notizia dell’eventuale celebrazione di Congressi Eucaristici Nazionali o Regionali per i quali il Comitato conferma la propria disponibilità per una conveniente preparazione.
5. Congressi Eucaristici Nazionali
Angola.
In Angola si è celebrato, dal 12 al 18 giugno, il primo Congresso Eucaristico Nazionale sul tema «Reconheceram–No ao partir do pão». Esso ha radunato delegati venuti da ogni diocesi e archidiocesi del Paese insieme con alcuni rappresentanti stranieri. Il Congresso Nazionale – dopo i cinque Congressi Eucarístici Diocesani celebrati recentemente nelle diocesi di Benguela, Lubango, Cabinda e Huambo – ha voluto far memoria dei 150 anni della seconda evangelizzazione dell’Angola iniziata nel 1886 e manifestare il ruolo dell’Eucaristia nel cammino della nuova evangelizzazione che coinvolge la Chiesa locale.
La Conferenza episcopale di Angola e Sao Tomé (CEAST) ha invitato al Congresso S.E. Mons. Piero Marini, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali insieme con P. Vittore Boccardi SSS. Il Congresso si è svolto nella città di Huambo, a circa 600 km a sud della capitale, sull’altopiano centrale a più di 1700 metri di altezza. Fondata dai Portoghesi nel 1912 con il nome di Nova Lisboa, spopolata al tempo della guerra civile nei due ultimi decenni del Novecento, la città conta oggi più di 400 mila abitanti. Al Congresso il Santo Padre ha inviato come suo delegato il Card. Manuel Clemente, Patriarca di Lisbona.
Nell’auditorium del O Paraiso do Chiva, un villaggio-resort costruito dai cinesi, da lunedì 12 a mercoledì 14 giugno si è tenuto il Simposio Teologico arricchito da diverse relazioni che hanno presentato la storia dell’evangelizzazione dell’Angola, l’impegno per la nuova evangelizzazione e il rapporto tra Eucaristia e riconciliazione.
La Messa d’inaugurazione del Congresso Eucaristico Nazionale si è celebrata mercoledì pomeriggio ed è stata presieduta da S.E. Mons. Filomeno do Nascimento Viera, arcivescovo di Luanda e Presidente della CEAST. Per la celebrazione è stata scelta la Piazza S. Giovanni Paolo II, lo stesso luogo in cui il santo pontefice celebrò l’Eucaristica 25 anni or sono.
Dopo il benvenuto del vescovo di Huambo alla folla di circa ventimila fedeli radunati sulla piazza, il Presidente del Pontificio Comitato S.E. Mons. Piero Marini, ha tenuto il discorso ufficiale di apertura del Congresso. Con le sue Parole egli ha sottolineato che «questo primo Congresso Eucaristico offre la possibilità per avviare nuovi processi di crescita della comunità cristiana intorno a valori condivisi per dare vita ad una società veramente sollecita del bene comune» e, dopo aver ricordato la necessità di ricreare il circuito vitale tra Eucaristia e vita della Chiesa per una trasformazione missionaria della comunità cristiana e per la crescita di una cultura eucaristica, ha concluso sostenendo che la celebrazione eucaristica «è il luogo dove si modella il volto della Chiesa di oggi, chiamata ad offrire al Paese la cooperazione sincera per costruire nuovi rapporti sociali».
Nei giorni successivi il Congresso si è svolto come di consueto attraverso la proposta di catechesi generali, testimonianze, seminari intorno a vari aspetti dell’Eucaristia. Tra le cose notevoli, da segnalare la celebrazione eucaristica di sabato 17 giugno per la prima comunione di 3.600 ragazzi e ragazze. Nel pomeriggio dello stesso giorno si è svolta la processione eucaristica che, partita dalla Cattedrale, ha percorso le strade centrali della città per concludersi, dopo cinque chilometri, alla chiesa parrocchiale della Madonna di Fatima.
Nella mattina di domenica 18 giugno, un giorno luminoso e caldo come i precedenti, si è celebrata l’Eucaristia di chiusura del Congresso presieduta dal Legato Pontificio, il Patriarca di Lisbona, con tutti i vescovi della CEAST. Nella sua omelia, il porporato ha ammonito i partecipanti a riconoscere nell'Eucaristia il segno prezioso della "vita condivisa" di Cristo. Durante la processione offertoriale, tutte le diocesi angolane hanno voluto testimoniare la loro presenza portando all’altare prodotti tipici delle diverse regioni, piccoli animali da cortile e generi di sussistenza. Dopo la celebrazione, il governatore di Huambo ha offerto il pranzo ai Vescovi e ai delegati delle diverse diocesi.
Altri Congressi eucaristici.
Nel corso del 2016 si sono celebrati alcuni altri Congressi eucaristici nazionali.
A Lomé, dal 14 al 18 giugno 2017, è stato celebrato il primo Congresso eucaristico nazionale del Togo che si è concluso nella solennità del Corpus Domini, alla presenza di migliaia di persone e della Conferenza episcopale locale al completo.
Dal 7 al 13 agosto il Ghana ha celebrato nella città di Jazikan il suo IV Congresso eucaristico nazionale sul tema: «L’Eucaristia e la nuova evangelizzazione». Per il 2018 si sta preparando il primo Congresso nazionale della Gran Bretagna. Si terrà a Liverpool dal 7 al 9 settembre 2018 intorno al tema «I am the bread of life».
6. Il simposio di Budapest novembre 2017
Il Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, S.E. Mons. Piero Marini, insieme a P. Vittore Boccardi SSS, si sono recati a Budapest dal 7 al 10 novembre per il primo Eucharisztikus papi recollekció, un simposio teologico organizzato dal Segretariato del Comitato locale in vista del Congresso Eucaristico Internazionale con la partecipazione di più di 200 sacerdoti tra cui anche i delegati di ciascuna delle sedici diocesi ungheresi (13 di rito latino e 3 di rito bizantino). L’incontro si è svolto a Esztergom, presso del Centro S. Adalberto, l’antico seminario diocesano perfettamente ristrutturato dopo le distruzioni subite negli anni dell’occupazione russa.
Il primo giorno, la riflessione scritturistica sul tema del Congresso è stata proposta dal biblista Kocsis Imre. A partire dalle immagini veterotestamentarie che presentano Dio come fonte della vita, si è soffermato sulle affermazioni evangeliche in cui Cristo stesso si manifesta come fonte d’acqua viva; infine ha sottolineato che nella Chiesa ed attraverso di essa resta per noi aperto l’accesso alle sorgenti della salvezza.
Dopo di lui è toccato a Mons. Piero Marini presentare la conferenza «“Sono in te tutte le mie sorgenti”. I Congressi eucaristici e le riscoperte della teologia eucaristica». La conferenza è stata tradotta in ungherese da un professore del dipartimento d’italianistica dell’università. Nel suo intervento, il presidente del Pontificio Comitato ha sostenuto che il Congresso di Budapest è chiamato a essere non solo una grandiosa manifestazione di fede, un grande omaggio reso all’Eucaristia, ma una grazia di rinnovamento permanente della vita eucaristica per la Chiesa ungherese, e per tutto il popolo di Dio. In questo senso il Congresso dovrà proporre un discorso complessivo sull’Eucaristia che tenga conto dello sviluppo teologico conciliare e post-conciliare e che consideri significativo il grande lavoro teologico/pastorale degli ultimi decenni perché dall’arricchimento della teologia eucaristica possa trarre vantaggio anche la pietà eucaristica!
Nel pomeriggio, i lavori sono continuati con l’intervento del teologo Dolhai Lajos, professore della Facoltà teologica di Budapest che ha presentato una riflessione ordinata sull’ecclesiologia eucaristica. Dopo di lui S.E. Mons.Varga Lásló, (vescovo di Kaposvár), ha proposto una riflessione sulla teologia e la prassi dell’adorazione eucaristica mentre P. Szeidel Péter, rettore della chiesa dell’Adorazione perpetua di Budapest, ha proposto una storia della stessa chiesa e del movimento che vi ha sede. La concelebrazione dell’Eucaristia presieduta da Mons. Marini nella Cattedrale ha concluso la giornata.
Il giorno successivo, tra le diverse conferenze in programma, la delegazione del Comitato Pontificio ha incontrato il Cardinale Petér Erdő che ha brevemente riassunto lo stato di avanzamento della preparazione del Congresso sottolineando, tra le altre cose, l’interessamento del Governo, la creazione di una Commissione Sociale presieduta dallo stesso Presidente della Repubblica, l’urgenza di una forte azione di marketing per promuovere l’evento e l’urgenza di coinvolgere le Conferenze Episcopali dei paesi vicini, fortemente interessate al Congresso.
Nella mattinata di venerdì 10, per gli alunni dell’Accademia Teologica di Budapest si è tenuta una giornata speciale di studio dedicata al 52° Congresso. A questo incontro Mons. Piero Marini ha presentato una relazione – necessariamente abbreviata a causa della traduzione – su «Il Concilio Vaticano II e la “Sacrosanctum Concilium”. Fonte della riforma della Liturgia e della Chiesa». In essa il Presidente del Pontificio Comitato ha ripercorso le tappe della riforma liturgica sgorgata dal Concilio e ne ha individuato le radici più profonde. La mattinata si è conclusa con l’intervento del Segretario del Comitato locale, il Rev. Fábry Kornél che ha ricordato brevemente la storia dei Congressi Eucaristici e il loro impatto sulla vita della Chiesa.
La visita a Budapest si è conclusa con il pranzo consumato nell’attiguo “Grande Seminario” alla presenza del Rettore, dei professori e dei seminaristi.
7. La benedizione della croce del Congresso
Nella mattinata del 20 novembre 2017, all’inizio della visita «ad limina apostolorum» dei vescovi ungheresi a Roma, Papa Francesco ha benedetto la croce che diventerà il simbolo del 52 ° Congresso eucaristico internazionale di Budapest.
La breve cerimonia ha avuto luogo nella Sala Clementina, alla presenza dei presuli ungheresi, dell'Arcivescovo Piero Marini, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi eucaristici internazionali, e dei membri del Collegio Ungherese. La croce è stata progettata nel 2007 per la “missione metropoli” di Budapest ideata dal dicastero della Nuova Evangelizzazione. Costruita in massiccio legno di quercia e alta quasi cinque metri, la croce è rivestita di un paramento bronzeo in cui sono incastonate le reliquie dei santi ungheresi intorno ad una reliquia della Santa Croce.
Dopo una breve illustrazione da parte del Cardinale Péter Erdő, Papa Francesco ha benedetto la croce augurandosi che essa diventi il simbolo di un vero rinnovamento del popolo ungherese a partire dai valori del Vangelo e dall’Eucaristia.
II. L’attività del Presidente e dell’Ufficio
Il Pontificio Comitato, in accordo con lo Statuto, «promuove ed anima la celebrazione periodica dei Congressi Eucaristici Internazionali»; collabora alla celebrazione dei Congressi Eucaristici nazionali o locali; favorisce e coordina, in vista dei Congressi Eucaristici, l’attività delle aggregazioni di fedeli che hanno lo scopo di incrementare la pietà verso il Mistero Eucaristico; collabora con gli uffici delle diverse Conferenze episcopali perché la celebrazione dei Congressi porti il suo frutto. Sono queste le linee guida che hanno orientato gli impegni del Presidente e dell’Ufficio del Pontificio Comitato qui ricordati insieme con alcuni eventi particolarmente significativi.
Il 6 febbraio, nel corso di una visita a Cuba, il Presidente ha tenuto una conferenza per il clero e i fedeli dell’Arcidiocesi di San Cristobál de la Havana: «El “ars celebrandi”. La partecipación plena y fructuosa de todos los fieles». Nel pomeriggio di giovedì 16 marzo si è riunito, presso la sede del Pontificio Consiglio della cultura, il Consiglio di Presidenza del Pontificio Comitato.
Il 31 marzo si è incontrato con gli studenti della scuola superiore B. Pascal di Voghera (PV) e il 9 aprile, nella parrocchia Maria Madre di Dio di Calenzano (FI), ha illustrato in una conferenza pubblica il rito della Dedicazione della chiesa.
Il 3 e 4 maggio S.E. Mons. Piero Marini ha animato due giornate formative per i sacerdoti del Pontificio Collegio Spagnolo di Roma intorno ai temi: Il primato della Liturgia nella vita della Chiesa e Teologia e celebrazione dell’Eucaristia. Il 13 maggio, presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma, ha presentato La spiritualità di San Giovanni Paolo II agli aderenti al movimento “Figli spirituali di Giovanni Paolo II”. Il 25 maggio, al clero dell’Arcidiocesi di Bologna in preparazione al Congresso Eucaristico diocesano, ha presentato L’arte del celebrare. Il giorno precedente, su invito del superiore del Convento patriarcale domenicano, aveva celebrato l’Eucaristia nella festa della Traslazione di San Domenico nell’omonima basilica felsinea.
Giovedì 8 giugno il Presidente ha partecipato al Convegno internazionale di studio in occasione del XX anniversario del 46° Congresso Eucaristico Internazionale celebrato a Wrocław nel 1997. Al Convegno organizzato dalla Pontificia Facoltà Teologica della città polacca intorno al tema «Fate questo in memoria di me», Mons. P. Marini ha tenuto la conferenza «Celebrazione e pietà eucaristica» per mostrare come la pietà eucaristica può trarre beneficio dall’arricchimento della teologia eucaristica dei decenni postconciliari.
Dal 9 al 20 di giugno il Presidente e P. Vittore Boccardi si sono recati in Angola per partecipare al I Congresso Eucaristico di quel Paese. Il Presidente vi ha tenuto il discorso di apertura. Il 25 giugno Mons. Marini ha presentato ai fedeli della parrocchia di Vendoglio (Udine), la figura di San Giovanni Paolo II, “santo del Concilio”.
Il 23 luglio, nel corso di un viaggio in Brasile, Mons. Marini si è incontrato con i ministranti dell’Arcidiocesi di Manaus cui ha parlato della riforma liturgia. Il giorno successivo, nell’Instituto de Teologia, Pastoral e Ensino Superior da Amazônia della stessa città, ha tenuto un atto accademico su A arte de celebrar.
Dal 28 al 31 agosto il Presidente ha partecipato alla XLV settimana di Studio dell’Associazione Professori di Liturgia che si è svolta a Verona sul tema: «Donne e uomini: il servizio nella Liturgia».
Il 24 settembre, nel contesto della “settimana montiniana” è stato invitato a Concesio, paese natale del Beato Paolo VI, per una speciale celebrazione.
Dal 9 all’11 ottobre, nella sua qualità di membro del dicastero, Mons. Piero Marini ha partecipato alla Plenaria della Congregazione per le Chiese Orientali sul tema: «A 100 anni della Congregazione per le Chiese Orientali e 25 del Codice dei Canoni delle Chiese Orientali». Il 15 si è recato a Londra per una testimonianza su San Giovanni Paolo II alla comunità polacca residente nella capitale britannica.
Il 21 ottobre, l’arcivescovo Piero Marini, insieme con il vaticanista Aldo Maria Valli, ha ricevuto il “Premio san Giovanni Paolo II”, istituito dalla diocesi di Teggiano-Policastro, in provincia di Salerno. La motivazione del premio ha fatto riferimento al lungo servizio di Mons. Marini come maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie.
Nel mese di Novembre il Presidente è stato invitato a Wrocław (Polonia) il giorno 6 per ricordare il ventesimo anniversario del 46° Congresso Eucaristico Internazionale e il giorno successivo è partito per Ezstergom per partecipare al Simposio Teologico in preparazione al 52° Congresso di Budapest 2020. Infine, il 28 novembre, ha tenuto una relazione alla Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura Seraphicum di Roma sul primato della liturgia nella vita della Chiesa.